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Economia dell’Idrogeno, un progetto “dalla” Puglia

CORREVA L’ANNO 2011 ed io con l’amico Nicola Conennafondatore della Fondazione H2U (l’Università dell’Idrogemo,anticipavamo idee e strategie tecniche e socio-culturali che sarebbero diventate -10 anni dopo, di più vitale e centrale interesse nazionale, europeo e globale in materia di energia pulita e di reti elettriche efficienti e stabili. Temi prima solo sognati, ma oggi al cuore dei PIANI PNRR di tutta Europa, finalmente finanziati con buone risorse e vissuti con vasta mobilitazione di giovani ingegneri e quadri tecnici, dal mondo dell’Energia a quello dei Trasporti, dalle Università e Scuole Tecniche a migliaia di PMI e artigiani, sotto la vivace attenzione delle Grandi Imprese e dei più impensati Fondi di INvestimenti internazionali.

L’IDROGENO E’ IL PILASTRO ESSENZIALE DI UNA VERA NUOVA ECONOMIAenergetica, che finalmente si muove OGGI, e di cui fummo spesso alfieri inascoltati, a volte derisi con colpevole sufficienza e presunzione (accademica, ma anche con interessi retrogradi “scoperti”. Non c’era ancora Greta, la Transizione Ecologica sembrava una bufala poetica di là da venire.Troppo spesso le scelte e le proposte sull’Idrogeno- sbagliando- erano o sembravano troppo ideologiche, apparivano come dogmatismi “verdi, con gliscienziati divisi tra loro, e molto spesso scarse Cassandre sui costi e i profitti dell’elettrolisi dell’H2O

Non sarà la Terza Rivoluzione Industriale, ma un piccolo passo è anche quello che si fa ad Accadia (FG) il prossimo venerdi 18 Novembre 2011, nel cuore di un territorio assediato dai nuovi controversi  mulini dell’energia intermittente, ma per fortuna mossi dalla natura e non più dai combustibili fossili.

L’energia eolica che  spesso ci fa la beffa di essere fermata, anche quando c’è il vento – perchè spesso non ci sono le “reti” per usarla – può essere catturata, accumulata e gestita. E’ il grande tema dell’accumulo delle rinnovabili dal sole e dal vento, un problema sempre più decisivo per una nuova distribuzione elettrica che dovrà adeguarsi intelligentemente alla domanda degli utenti..E se vogliamo che le rinnovabili abbiano un futuro ad emissioni zero, bisognerà decisamente puntare sull’idrogeno e non soltanto su immensi e discutibili parchi di batterie pur moderne, sparsi nelle nostre campagne già zeppe di pannelli e di pale.

Energia che paghiamo anche quando siamo costretti a fermarla! L’idrogeno è il vettore d’eccellenza per un nuovo SMART GRID elettrico e “intelligente”. E questo idrogeno continua a sorpendere gli scettici: già oggi in Germania viene immesso nelle reti del gas, caratterizzerà la mobilità nella Londra olimpica del 2012, può essere vantaggiosamente combinato negli ATTUALI MOTORI a gas e diesel…senza aspettare chissà quanto per i motori elettrici alimentati da fuel cells di nuova generzione.Tornerò a parlarne, perchè siamo appena agli inizi della Terza Rivoluzione Industriale, come ama chiamarla J. Rifkin: ed anche dalle pale del Foggiano può venire una bella  spinta “pilota”  importante!

Ad Accadia forse parte un progetto finalmente  di più grande scala anche per l’Italia