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Contro l’eterno quarantotto italiano

Ha  ragione Oscar Iarussi: E’  ora  di andare  oltre le vecchie  mischie ideologiche. Le politiche oggi, di  qualsiasi parte  in causa,  dovrebbero  abituarsi – dicono i manager  di  lungo corso e di buone scuole  anglosassoni, al  “DELIVERY” di  Soluzioni, senza troppe  analisi genetiche a priori,ma ricche invece di metriche  di  risultati e  di  indici del prima/poi, costi/benefici, e  via  dettagliando.. possibilmente  con numeri  semplici. Si badi: non si tratta  soltanto  di grandezze  economiche (PIL, occupati, salari o KW/containers in import o export).
Anche i livelli dei  consumi culturali, ovvero i  gradi  di istruzione e il “senso  di benessere  e  di appartenenza   sono gli indici  di  progresso da  monitorare nelle  comunità  servite  da  politiche pur diverse tra  loro.

La  provenienza  delle  idee  e  delle proposte ha  il  suo  giusto peso, ma quel  che  conta davveroè SE il risultato  proposto  è  stato  raggiunto  ..  DELIVERED, appunto!
E Allora  il  Sud?  certamente-  ha  ragione  il  Direttore  E’  sparito, perfino  dal  dibattito  pubblico  ed  elettorale.
MA LO  SPETTRO DEL SUD CI ACCOMPAGNA SEMPRE IN MATERIA DI ENERGIA E DI POLITICHE DI INNOVAZIONE  AGRICOLA.  Senza la  TAP – 1  e  2-  senzatutti  i TUBI  VECCHI  E  NUOVI, MEDITERRANEI,  SENZA I PARCHI  EOLICI E  AGRISOLARI, NON E’ IL  SUD CHE VIENE MENO:  sparisce tutta l’Italia!
Non siamo più  MERIDIONALISTI D’ALTRI TEMPI, E NON  CI PIANGIAMO ADDOSSO PER FAVORE

UN PUNTO DA DISCUTERE CON il Direttore de La Gazzetta